Comandare non significa dominare ma compiere un dovere.
La mente che è ansiosa per gli eventi futuri è avvilita.
Per molti la ricchezza non ha segnato la fine delle loro miserie, ma solo un cambiamento.
Ogni giorno moriamo, ogni giorno si perde una parte della vita e anche quando cresciamo, la vita diminuisce.
Chi ti offende o è più potente o è più debole di te: se è più debole, risparmialo, se è più potente, risparmia te stesso.
Il sapiente non accetterà entro la soglia di casa sua nessun denaro di provenienza sospetta: non rifiuterà, però, né respingerà le grandi ricchezze dono della fortuna e frutto della virtù.
Chi comanda ha da dar conto.
Per comandare un vascello non si sceglie il passeggero di casato più nobile.
È meglio non comandare del non venire obbediti.
Imparando a essere comandato, imparerai a comandare.
Per comandare bisogna riuscire a trovare chi è disposto a ubbidire.
Non siamo nati per supplicare, ma per comandare.
Chi ha a comandare a altri non debba avere troppa discrezione o rispetto nel comandare; non dico che debba essere senza essa, ma la molta è nociva.
Dove sono troppi a comandare, nasce la confusione.
Quelli che comandano di più sono quelli che fanno meno rumore.