Il creatore non voleva guardare sé stesso, e allora creò il mondo.
Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi.
Ciò che un teologo avverte come vero, non può non essere falso: si ha in ciò quasi un criterio di verità.
"Bene e male sono i pregiudizi di Dio" disse il serpente.
Nella separazione. Non nel modo in cui un'anima si accosta all'altra, ma nel modo in cui se ne allontana, riconosco la sua parentela e affinità con l'altra.
Colui che si è dedicato alla conoscenza non scende malvolentieri nell'acqua della verità quando è sporca, bensì quando è acqua bassa e superficiale.
La creazione, anche se produce l'errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.
L'esistenza di una creazione senza Dio, senza scopo, mi sembra meno assurda che la presenza di un Dio perfetto, che crea un uomo imperfetto per fargli correre il rischio di una punizione infernale.
Un Dio che occulta la sua creazione. E vide che non era buona.
È la creazione che crea il creatore, non viceversa.
La gaffe della creazione. A meno che non si trattasse di un gesto pubblicitario.
Una creazione che non abbia all'origine l'amore è inconcepibile.
Nessuno è infallibile. La creazione dell'uomo ne è la prova.
Dio era soddisfatto della sua opera, e questo è un errore fatale.
Quando Dio vide che tutto era buono la fede umana gli ha attribuito la vanità ma non l'incertezza del creatore.