La felicità sta nel conoscere i propri limiti e nell'amarli.
Attraverso la sua educazione, attraverso tutto ciò che vede e sente intorno a lui, il bambino assorbe una tale somma di sciocchezze, mescolate a verità essenziali, che il primo dovere dell'adolescente che vuole essere un uomo sano è di rigettare tutto.
V'è un solo eroismo al mondo: vedere il mondo com'è e amarlo.
Se un sacrificio è per voi una tristezza, non una gioia, non fatelo, non ne siete degni.
Noi non scegliamo affatto. Il nostro destino sceglie. Ed è saggezza mostrarci degni della sua scelta, qualunque essa sia.
Ogni età ha la felicità che le è propria.
Buona parte della felicità nostra sta nella distrazione da noi medesimi.
Molte persone hanno un'idea sbagliata di ciò che porta alla vera felicità. Essa non si raggiunge attraverso il piacere personale, ma attraverso la fedeltà ad un proposito degno.
L'uomo non può essere partecipe della felicità o dell'infelicità altrui fin tanto che non si sente egli stesso soddisfatto.
La vera felicità costa poco. Se è cara non è di buona qualità.
Il culmine di una vita felice è una sicura tranquillità e una inalterata fiducia in essa.
Lavora come se non avessi bisogno dei soldi ama come se nessuno ti avesse mai fatto soffrire balla come se nessuno ti stesse guardando canta come se nessuno ti stesse sentendo.
L'idoneità fisica è il primo requisito della felicità.
La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa amare.
La felicità della vita è fatta di frazioni infinitesimali: di piccole elemosine, presto dimenticate, di un bacio, di un sorriso, di uno sguardo gentile, di un complimento fatto col cuore.