La felicità sta nel conoscere i propri limiti e nell'amarli.
È il lavoro dell'artista creare tramonti quando non ce ne sono.
Noi non scegliamo affatto. Il nostro destino sceglie. Ed è saggezza mostrarci degni della sua scelta, qualunque essa sia.
La felicità è il profumo dell'anima.
Attraverso la sua educazione, attraverso tutto ciò che vede e sente intorno a lui, il bambino assorbe una tale somma di sciocchezze, mescolate a verità essenziali, che il primo dovere dell'adolescente che vuole essere un uomo sano è di rigettare tutto.
Pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà.
La felicità è un agguato. Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così.
Mostratemi un uomo felice, e io vi mostrerò la presunzione, l'egoismo, la malignità, a meno che non sia la totale ignoranza.
La felicità umana non sta mai ferma in uno stesso luogo.
A volte la cosa più bella è proprio quella che arriva inaspettatamente e immeritata, quindi qualcosa di veramente regalato.
Le felicità come le sventure vanno sempre in frotte.
Considerando com'è il mondo, un giorno di felicità può dirsi quasi un miracolo.
La felicità è una realtà sfuggente, simile per certi versi a un'anguilla: ogni volta che pensi di averla catturata, ti sfugge.
Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. E' per questo che l'uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione.
La felicità è fatta di niente... che al momento in cui la vivi sembra tutto.