Le felicità come le sventure vanno sempre in frotte.
Vi è forse una tirannide più degradante di quella del papato messo lì nel cuore della Penisola per impedirle di costituirsi, per seminarla di briganti, per raccogliere nel suo seno, tutto quanto l'oscurantismo mondiale, per mantenere tra questo povero popolo la miseria l'ignoranza e la discordia!
La morte! quel tipo vero dell'uguaglianza che distrugge inesorabilmente ogni superiorità mondana e confonde in un ammasso di putredine gli avanzi dell'imperante e del mendico! la morte deve stupire di tanta differenza fra i funerali del povero e quelli del ricco!
Proteggere gli animali contro la crudeltà degli uomini, dar loro da mangiare se hanno fame, da bere se hanno sete, correre in loro aiuto se estenuati da fatica o malattia, questa è la più bella virtù del forte verso il debole.
Come tutto divien bello al sole della gioventù e della primavera.
Solo in uno stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi a un discendente di Torquemada.
Nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti.
Non vi è che un modo per essere felici: vivere per gli altri.
Ricchezza, fama, tutto puoi perdere, ma questa felicità nell'intimo del tuo cuore può soltanto velarsi, e si rinnoverà sempre finché vivrai. Finché puoi guardare il cielo senza timore, sappi che sei intimamente puro e che ridiverrai comunque felice.
L'odio può essere il massimo impedimento allo sviluppo della compassione e della felicità.
Niente invecchia come la felicità.
Felicità non è fare sempre ciò che si vuole, ma volere sempre ciò che si fa.
Ogni felicità è un'innocenza.
La felicità è un vecchio fondale dipinto da una sola parte.
La felicità è accarezzare un cucciolo caldo caldo, è stare a letto mentre fuori piove, è passeggiare sull'erba a piedi nudi, è il singhiozzo dopo che è passato.
Felicità è un'ombra che subito precipita.