Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia.— Roland Barthes
Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia.
Lo scrittore deve considerare i suoi vecchi testi quali altri testi, che egli riprende, cita o deforma, come farebbe di una moltitudine di altri segni.
La letteratura non permette di camminare, ma permette di respirare.
Lo specchio non capta altro se non altri specchi, e questo infinito riflettere è il vuoto stesso.
Le parole non sono mai pazze... è la sintassi che è pazza.
La vita è fatta di piccole solitudini.
Le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità.
Rileggere. Si usa per i classici che si leggono la prima volta.
La lettura è il centro creativo della vita di uno scrittore.
È meglio non saper né leggere né scrivere che saper leggere e scrivere, e non esser capaci d'altro.
Se si leggono libri come si stanno ad ascoltare gli amici, ciò che si legge allieterà e consolerà come soltanto gli amici sanno fare.
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere.
Perché una volta che il male di leggere si è impadronito dell'organismo, lo indebolisce tanto da farne facile preda dell'altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna.
Uno spirito originale sa subordinare la lettura alla propria attività personale. Per lei non è altro che la più nobile delle distrazioni, soprattutto la più feconda perché solo la lettura e il sapere forniscono lo spirito di "belle maniere".
Il tempo è tanto prezioso che andrebbe impiegato soltanto per leggere il meglio. Ma poiché per individuarlo occorrerebbe leggere tutto, è meglio non leggere.