75 frasi, citazioni, aforismi
Leggere è niente, il difficile è dimenticare ciò che si è letto. E ormai non sono più gli autori ad allontanarci dai loro libri, ma i loro lettori.
Leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste.
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere.
La lettura per l'arte dello scrivere è come l'esperienza per l'arte di viver nel mondo, e di conoscer gli uomini e le cose.
Leggere, per il vero lettore, non è tradurre un'altra lingua nella sua?
Mi pare che tutti noi siamo come boccioli chiusi, e la più parte di ciò che leggiamo non ha su di noi alcun effetto, ma ci sono certe cose che hanno un particolare significato e che fanno aprire un petalo: poi i petali si aprono uno a uno e alla fine ecco il fiore.
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. Leggete per vivere.
Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.
La lettura è per la mente quel che l'esercizio è per il corpo.
Leggo per legittima difesa.
La lettura d'un classico deve darci qualche sorpresa, in rapporto all'immagine che ne avevamo. Per questo non si raccomanderà mai abbastanza la lettura diretta dei testi originali scansando il più possibile bibliografia critica, commenti, interpretazioni.
Un uomo che legge ne vale due.
Rileggere. Si usa per i classici che si leggono la prima volta.
Quando viaggio mi piace avere qualcosa di interessante da leggere, per questo porto sempre con me il mio diario.
La lettura tende con gli anni a diventare una specie di doppio dell'esistenza, anzi, un concentrato di esistenza raramente eguagliato, per intensità, nell'ordinario scorrere delle giornate.
Chi conosce il lettore, non fa più nulla per il lettore. Ancora un secolo di lettori e anche lo spirito emanerà fetore. Che a tutti sia lecito leggere, finisce per corrompere non solo lo scrivere ma anche il pensare.
Quante letture ci si risparmierebbe, se si conoscessero prima gli scrittori. Tutte le letture?
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.
Sono molti che leggono ogni maniera di libri, e mai non aprono il libro dell'anima propria; e quando pure l'aprissero, non vi saprebbero leggere.
Non dobbiamo leggere per dimenticare noi stessi e la nostra vita quotidiana, ma al contrario, per impossessarci nuovamente, con mano ferma, con maggiore consapevolezza e maturità, della nostra vita.