La parola non può cambiare le cose ma almeno ci prova.
La vita del diritto è diritto alla vita.
I boss nei loro memoriali di denuncia con scherno supremo scrivono di me "noto romanziere", cioè "noto contaballe", magari anche un po' omosessuale, offesa massima per i camorristi.
La fede, spesso, è stato il vero motore delle persone di buona volontà che nelle zone più difficili del Sud han cercato di trasformare le cose.
'90° minuto', una trasmissione che interrompeva operazioni chirurgiche, celebrazioni di matrimoni e funerali, capace di far tacere qualsiasi discorso al solo vibrare della sigla d'inizio.
La parola è una specie di laminatoio che affina i sentimenti.
Chi fu il balordo che disse: "Le belle parole non condiscono le rape"? In società, metà delle rape sono servite e insaporite con quest'unica salsa.
Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria. Soltanto le difficoltà di pensiero devono essere messe fra i piedi del pubblico.
Le parole giuste al posto giusto, fanno la vera definizione dello stile.
Le buone parole valgono molto e costano poco.
Una parola muore appena detta: dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere.
Ogni parola ha il suo odore: c'è un'armonia e disarmonia degli odori e dunque delle parole.
Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico.
La struttura della parola è che il soggetto riceve il suo messaggio dall'altro in forma inversa.
La parola è potentissima quando viene dall'anima e mette in moto tutte le facoltà dell'anima ne' suoi lettori, ma, quando il di dentro è vuoto e la parola non esprime che se stessa, riesce insipida e noiosa.