Ogni parola è un pregiudizio.
Due grandi narcotici europei, l'alcool e il cristianesimo.
Attendo esseri più alti, più forti, più vittoriosi, più gai, che siano squadrati nel corpo e nell'anima: leoni ridenti devono venire!
L'animale della terra che soffre di più fu quello che inventò il riso.
Quale luogo spaventevole ha saputo fare della terra il cristianesimo, già per il solo fatto di aver collocato ovunque il crocifisso, e per aver in tal modo designato la terra come il luogo in cui "il giusto viene martirizzato a morte"!
La nobiltà e l'onore sono soltanto nell'otium e nel bellum.
Le parole in determinati momenti possono essere dei fatti.
Se possiedi le parole, possiedi le cose.
Certe parole sembrano possedere un potere magico formidabile. Migliaia di uomini si son fatti uccidere per parole di non hanno mai compreso il significato, e spesso anche per parole che non hanno nessun significato.
Nelle parole c'è qualcosa d'impudico.
La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina.
Le parole suscitano affetti e sono il mezzo comune con il quale gli uomini si influenzano tra loro. Non sottovaluteremo quindi l'uso delle parole nella psicoterapia.
Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all'albero,: con l'aurora le troviamo, dolci sotto le fronde.
In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei posti giusti in modo che possano dire quello che devono dire nel modo migliore.
Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, poiché le parole le immiseriscono le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori.
Ogni parola ha il suo odore: c'è un'armonia e disarmonia degli odori e dunque delle parole.