Le virtù ci rendono migliori; i vizi, soddisfatti.— Roberto Gervaso
Le virtù ci rendono migliori; i vizi, soddisfatti.
Le donne che pretendono una lunga corte, o sono frigide o vogliono sembrare virtuose. In entrambi i casi, è meglio lasciarle perdere.
Il nevrotico è un apprensivo pieno di risorse.
Se una donna vi dà più di quel che le chiedete, prima o poi vi chiederà più di quel che sarete disposti a darle.
Le stelle cadono senza far rumore per non svegliarci.
La morte: due treni che si scontrano.
Le virtù vengono perdendo i tratti dell'abnegazione per assumere quelli della capacità di autorealizzazione. E, come già per gli antichi, la felicità lungi dall'essere concepita come premio della virtù tende a coincidere con il suo esercizio.
Noi non ci sosteniamo nella virtù con le nostre forze, ma per il contrappeso dei due vizi opposti, così come restiamo in piedi tra due venti contrari. Togliete uno di questi vizi, cadiamo nell'altro.
L'orgoglio è la virtù dell'infelice.
Discorso della Virtù. La Virtù non promette niente, si limita a compiacersi dei propri atti. Al coraggio propone delle prove di dolore e come ricompensa alla vita offre il puro sentimento della dignità.
Fedeltà, abnegazione, taciturnità sono virtù di cui un grande popolo ha necessità: l'insegnarle e il perfezionarle nella scuola è più importante di molte cose che oggi riempiono i nostri programmi scolastici.
Ci aiutano più i vizi a vivere che le virtù a morire.
Il delitto coronato dal successo prende il nome di virtù.
Non v'è in terra virtù senza pianto.
Nessun vizio, però, è connaturale all'uomo, mentre lo è la virtù.
La fortuna assiste sempre le azioni virtuose e la ricompensa, anche se tarda, sicuramente arriva.