Non v'è in terra virtù senza pianto.
Sia benedetta la Provvidenza, della quale gli uomini e le cose, si voglia o non si voglia, sono mirabili stromenti ch'ella sa adoprare a fini degni di sé.
L'amicizia e la religione sono due beni inestimabili! Abbelliscono anche le ore de' prigionieri, a cui più non risplende verisimiglianza di grazia!
Il vero pregare non è borbottare molte parole alla guisa de' pagani, ma adorar Dio con semplicità, sì in parole, sì in azioni, e fare che le une e le altre sieno l'adempimento del suo santo volere.
Non v'è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi doveri. Quelli d'un infermo sono la pazienza, il coraggio e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini.
Vederti, udirti, e non amarti... umana cosa non è.
Non vi sono lacrime così perfide come quelle di cui lei fingerà di risparmiarti la vista.
Il ministro Brunetta ‐ dalla faccia feroce quando annuncia licenziamenti, ma dalla lacrima facile quando viene lodato.
O dammi canto da cantar soave, sì che lacrime di cielo colorino la vita.
Le lacrime consumano il cuore di pietra e rivelano il cuore di carne.
Vorrei essere una lacrima per nascere dai tuoi occhi, vivere sul tuo viso e morire sulla tua bocca.
Il pianto è una naturale conseguenza del dolore.
Allorché il Santo Benedetto si sovviene dei suoi figli esposti alle angosce - han detto i sapienti di grata memoria - Egli versa due lacrime nell'oceano, e la lor voce risuona da una estremità all'altra del mondo!
E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere.
Soltanto le lacrime hanno il potere di rimuovere il nostro essere fin nelle sue profondità.
Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime.