L'orgoglio è la virtù dell'infelice.
Quasi sempre in politica il risultato è contrario alle previsioni.
Il tempo non si ferma ad ammirare la gloria: se ne serve e passa oltre.
Nel mio gatto io amo quel temperamento indipendente che gli impedisce di affezionarsi a chiunque e l'indipendenza con cui passa dal salone al tetto.
L'amicizia? Essa scompare quando la persona che è amata cade in disgrazia, o quando coloro che si amano diventano potenti.
La modestia è la forma più insulsa dell'orgoglio.
La barriera tra un sana fiducia in se stessi e un malsano orgoglio è molto sottile.
La generosità consiste nel dare più di quel che si potrebbe, l'orgoglio nel prendere meno di quanto si avrebbe bisogno.
Una certa dose d'orgoglio è un utile ingrediente del genio.
Sono così orgoglioso della mia conoscenza di un qualcosa, fino ad essere modesto su quello che non conosco per nulla.
L'orgoglio è altero, calmo, fiero, tranquillo, irremovibile; la vanità è vile, incerta, irrequieta, vacillante. L'uno ingrandisce l'uomo, l'altra lo gonfia. L'uno è la fonte di mille virtù, l'altra di quasi tutti i vizi e di tutte le insidie.
L'orgoglio che si pasce di vanità finisce nel disprezzo.
L'umiltà ci rende forti, e poi sapienti; l'orgoglio, deboli e stolti.
Si ferisce l'amor proprio, non lo si uccide.
Il nostro orgoglio fa sì che guardiamo la gente dall'alto in basso, di modo che non possiamo mai guardare in alto verso Dio.