L'orgoglio è la virtù dell'infelice.— François-René de Chateaubriand
L'orgoglio è la virtù dell'infelice.
Quasi sempre in politica il risultato è contrario alle previsioni.
Più profittevole al mondo è chi abbia lasciato un solo precetto di morale, una sola sentenza risguardante la vita, che non un geometra, avesse egli pure scoperte le più belle proprietà del triangolo.
Nel mio gatto io amo quel temperamento indipendente che gli impedisce di affezionarsi a chiunque e l'indipendenza con cui passa dal salone al tetto.
La noia non può esistere ovunque ci sia un raduno di buoni amici.
Molto più che gli interessi è l'orgoglio che ci divide.
Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto. Io sono orgoglioso di quelle che ho letto.
L'orgoglio dell'umiltà è la quintessenza della superbia.
L'orgoglio che si pasce di vanità finisce nel disprezzo.
Il nostro orgoglio fa sì che guardiamo la gente dall'alto in basso, di modo che non possiamo mai guardare in alto verso Dio.
La volontà può e deve essere motivo d'orgoglio più dell'ingegno.
Scusarsi non significa sempre che tu hai sbagliato e l'altro ha ragione. Significa semplicemente che tieni più a quella relazione del tuo orgoglio.
L'orgoglio è altero, calmo, fiero, tranquillo, irremovibile; la vanità è vile, incerta, irrequieta, vacillante. L'uno ingrandisce l'uomo, l'altra lo gonfia. L'uno è la fonte di mille virtù, l'altra di quasi tutti i vizi e di tutte le insidie.
È pericoloso reprimere nei giovani l'orgoglioso entusiasmo.
L'umiltà ci rende forti, e poi sapienti; l'orgoglio, deboli e stolti.