Un buon marito deve saper comandare a se stesso di ubbidire alla moglie.— Roberto Gervaso
Un buon marito deve saper comandare a se stesso di ubbidire alla moglie.
Credere ai miracoli è più comodo che confutarli.
Chi trova un amico, prima o poi lo perde.
I matrimoni riusciti si fondano più sulle bugie ben dette che sulle reciproche fedeltà.
C'è chi è impotente di fronte al destino e chi di fronte a una donna. Difficile dire chi soffre di più.
Non diciamo mai la verità perché, in fondo, non la conosciamo.
Un marito è ciò che resta di un amante, una volta tolto il nerbo.
Perché, se leggiamo di un marito abbandonato dalla moglie, proviamo un così sfacciato sentimento d'invidia?
Ci sono donne che ci amano per quello che siamo; altre, per quello che non sono i loro mariti.
Marito. Uno che avendo pranzato, deve preoccuparsi di rigovernare.
In gran parte i mariti sono come li fanno le mogli.
Oh, mio marito l'apprezzava, la mia bellezza. E come! Il guaio è che aprezzava anche quella di tutte le altre.
Essere un marito è un lavoro a tempo pieno. Ecco perché molti mariti sbagliano. Non possono prestarvi completa attenzione.
Il marito ideale rimane celibe.
È molto difficile far felice il proprio marito; è più facile far felice il marito di un'altra.