Marito. Uno che avendo pranzato, deve preoccuparsi di rigovernare.
Pazienza: una forma ridotta di disperazione, travestita da virtù.
Mela. Causa della giusta cacciata del primo uomo dal Paradiso terrestre: dato che si trattava di una mela acerba, il primo uomo aveva fatto malissimo a mangiarla.
Disprezzo. Il sentimento che prova un uomo prudente nei confronti di un nemico in posizione troppo temibile per poter essere attaccato direttamente senza pericolo.
Critico. Persona che si vanta di essere incontentabile perché nessuno si sforza di compiacerla.
Elezione. Semplice artificio mediante il quale una maggioranza dimostra a una minoranza che sarebbe follia tentare di resistere.
È molto difficile far felice il proprio marito; è più facile far felice il marito di un'altra.
I marinai sono dei mariti ideali, a condizione che riconoscano la paternità dopo due anni di assenza.
Così sono le donne: prima di sposarlo, vogliono che il marito sia un genio. Quando l'hanno sposato, vogliono che sia un babbeo.
In gran parte i mariti sono come li fanno le mogli.
Non esiste il marito ideale. Il marito ideale rimane celibe.
Una donna deve a suo marito la deferenza che un suddito deve al suo principe.
Mio marito è una specie di cambiale: sono stufa di incontrarlo ogni momento.
I mariti buoni sono quelli, che fanno felici le loro mogli, facendo felici sè stessi.
Un marito è ciò che resta di un amante, una volta tolto il nerbo.
Un marito ideale? Non può esistere. L'istituzione stessa è sbagliata.