E' naturale che dubito. Non pratico una certezza. Pratico una fede.
Il tempo che ci metti a capire un quattordicenne, questo ha 15 anni.
Senza la fede, la vita è come il cielo notturno - un trilione di asterischi e nessuna spiegazione.
Alla fine le anime gemelle si incontrano poiché hanno lo stesso nascondiglio.
Io dico sempre a mio figlio che, se sembro ossessionato di sapere sempre dove è stato, è perché lui si porta il mio DNA in giro.
A promuovere la fede nel soprannaturale è di solito quella mancanza di senso che ciascuno di noi non fatica a toccare ogni giorno con mano su questa terra.
Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte.
Anche se non ho la fede, non ho nemmeno nulla contro la fede. Mi trovo nella posizione neutra in cui si trovano molti e che, forse, rappresenta per molti il vero senso della vita. La ricerca.
Fede non è altro che credere con openione ferma, e quasi certezza le cose che non sono ragionevole, o, se sono ragionevole, crederle con più resoluzione che non persuadono le ragione.
La fede che riesce a fiorire solo nel bel tempo è di scarso valore. Perché la fede abbia un qualche valore, deve saper sopravvivere alle prove più dure.
È pericoloso credere e pericoloso non credere.
Se la ragione ci è stata offerta dal Cielo e lo stesso si può dire della fede, allora il Cielo ci ha presentato due doni incompatibili e contraddittori.
Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
Entrare davvero nel cuore della fede è veramente l'ultimo tabù.
La fede è al servizio della vita, non viceversa.