Il tempo che ci metti a capire un quattordicenne, questo ha 15 anni.
C'è uno scopo nella nostra vita che ogni giorno ci tira per la manica come un'irritante distrazione.
E' naturale che dubito. Non pratico una certezza. Pratico una fede.
Alla fine le anime gemelle si incontrano poiché hanno lo stesso nascondiglio.
Io apprezzo l'amico che trova tempo per me nella sua agenda, ma ho caro l'amico che per me non guarda nemmeno l'agenda.
Una certa conflittualità con l'adolescente, specie in alcune problematiche esistenziali, può, dunque, risultare inevitabile: il problema vero, perciò, non è quello di evitarla a qualunque prezzo.
Ricorderai l'adolescenza come il periodo dalle emozioni più intense e dalle esperienze più vere. Un adolescente si butta con ogni cellula del suo corpo in quel che fa, se non altro perché è la prima volta.
L'adolescente avverte assai nitidamente l'esigenza di giustificazione e di sistemazione delle proprie conoscenze.
I giovani tendono a ignorare le tradizioni dei loro padri. La ribellione adolescenziale è stata responsabile dei più assurdi costumi. Più in certo modo è ridicolo, più gli adolescenti si aggrappano ad esso.
A quattordici anni non hai bisogno di una malattia o della morte per la tragedia.
La parola «teenager» era stata inventata da poco, e non gli passò mai per la testa che quella dolorosa, dolcissima sensazione di lontananza dal resto del mondo potesse provarla come lui anche qualcun altro.
Le quattro fasi dell'uomo sono infanzia, fanciullezza, adolescenza e obsolescenza.
A diciassette anni, le crisi più piccole hanno assunto proporzioni enormi; i pensieri di qualcun altro potrebbero attecchire nel terriccio della tua mente; avere qualcuno che ti accetta diventa vitale come l'ossigeno.
Si trovano sempre adolescenti sensibili all'aggettivo. Voi maestri del sostantivo, voi siete proprietari e noi nullatenenti.
Ricordati che sei all'ultimo stadio della tua vita di adolescente quando ti rende felice il solo sapere che il telefono squilla per te.