La più grande offesa che si possa dare ad un asino è quella di chiamarlo uomo.
Nella vita cerco la gioia dello spirito e la lussuriosa voluttà dell'istinto. E non mi importa se queste abbiano le loro radici perverse entro la caverna del bene o entro i vorticosi abissi del male.
Per i grandi Geni o per i grandi delinquenti non vi è posto fra la mediocrità trionfante che domina e comanda.
L'anarchico, oltre ad essere il più grande ribelle ha pure il vanto di essere un Re. Il Re di sé stesso s'intende!
Colui che non sa essere all'altezza delle proprie azioni riconoscendosi, egli solo, a giudice di sé stesso, potrà magari credersi anarchico ma non lo è!
Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente.
Molti ne minaccia chi ne ha offeso uno solo.
Sono offeso da come va il mondo dalla volgarità delle masse.
La lode che s'acquista in non lasciarsi offendere avanza la gloria che si guadagna vendicandosi.
Dire noi ed intendere io è una delle offese più raffinate.
Gli uomini grossolani che si sentono offesi, sogliono prendere l'offesa nel grado più alto possibile e ne narrano la causa con parole fortemente esagerate, solo per potersi saturare ben bene del sentimento di odio e di vendetta ormai destato.
Offendere la gente è facile, ma è difficile se non impossibile migliorarla.
Un buon rimedio alle offese è dimenticare.
È si perdona per certo ogni offesa, ma sempre pur nella memoria resta, e così l'uno all'altro contrappesa.
Di solito l'offeso ripaga con la stessa moneta.