Ma ti pare che io all'età di 56 anni debba essere scaricato da Internet?
Soltanto i sogni restano alzati, per far compagnia a tutti gli addormentati.
Non mi sono mai venduto. Anche se mi volevano comprare in tanti, e ricchi. Niente di male: inviti a casa, a cantare per gli amici. Ma io le trovavo offerte offensive. A Milano conosco meglio Quarto Oggiaro dei salotti.
Sogna in silenzio, ma vivi ad alta voce.
È la miseria il prezzo che paga chi è senza fantasia!
C'è un sole che non vedi, lui ti parla e tu gli credi. E' questa la fede.
Abitare uno spazio in Rete vuol dire conoscere le regole che si è data la comunità e rispettarle, con onestà e correttezza, preservandone i valori.
Internet è fantastico e strano: puoi scrivere una lettera e dare ragionevolmente per scontato che verrà letta.
Mi chiedo se la letteratura non si stia ritirando dalla vita pubblica e se per i giovani scrittori Internet non rappresenti una sorta di parco giochi. In questo periodo assistiamo a una situazione di stallo, a una stagnazione cui il vocabolo "comunicazione" conferisce una certa aura.
Google è il primo motore immobile.
I referendum via Rete senza quorum e propositivi diventeranno la normalità.
È vero che sulla Rete ci sono molte cose che non vorremmo leggere. Ma questa è una ricchezza.
Internet è finito. Tutti questi computer e gadget digitali che si usano per ascoltare la musica non fanno bene alla musica stessa. Ci riempiamo la testa con dei numeri. La canzone di un album non è semplicemente un numero nella tracklist. Le canzoni hanno un loro titolo e un autore.
Internet ti permette di esplorare ogni parte del mondo e questo è un toccasana per la curiosità umana. La curiosità stimola il cambiamento e le rivoluzioni.
Non si sa mai. Io il futuro lo metto nella mia wish list.
E' possibile creare più siti internet pagando una sola volta i diritti del dominio e lo spazio sul server.