Così noi viviamo, per sempre prendendo congedo.— Rainer Maria Rilke
Così noi viviamo, per sempre prendendo congedo.
Importante è ricordare, ma più importante è dimenticare.
La nostra vita passa in trasformazioni.
Un'opera d'arte è buona se nasce da necessità. È questa natura della sua origine a giudicarla: altro non v'è.
I dolori sono ignoti, l'amore non si impara, l'ingiunzione che ci chiama ad entrare nella morte rimane oscura. Solo il canto sulla terra consacra e celebra.
Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta.
Per vivere bisogna aver forza e capire, scegliere.
Bisogna vivere, cioè illudersi; lasciar giocare in noi il demoniaccio beffardo, finché non si sarà stancato; e pensare che tutto questo passerà.
Vivere non è abbastanza, uno deve avere il Sole, la libertà e un piccolo fiore.
Viviamo nella paura, ed è così che non viviamo.
Soltanto quando abbiamo imparato a valutare la dimenticanza, abbiamo imparato l'arte di vivere.
Quando arriverà il tempo in cui avremo vissuto tanto a lungo da superare le illusioni della giovinezza, ci accorgeremo che il nostro mondo è fatto di tante piccole foglie, simbolo dei nostri ricordi.
Affrettati a vivere bene e pensa che ogni giorno è in sé stesso una vita.
Nessuno si preoccupa di vivere bene, ma di vivere a lungo.
La morte degli altri ci aiuta a vivere.