Quando sei con i tuoi anche se lontano, non desideri la tua terra.
Per chi ha un desiderio impellente anche l'essere solleciti sembra ritardo.
La pazienza messa troppe volte alla prova diventa rabbia.
Ogni paura è di ostacolo al valore.
Ogni cosa vale il prezzo che il compratore è disposto a pagare per averla.
È l'intelligenza e non l'età che aiuta a trovare la saggezza.
La lontananza sai, è come il vento spegne i fuochi piccoli, ma accende quelli grandi... quelli grandi.
Ho visto Lila per l'ultima volta cinque anni fa, nell'inverno del 2005. Stavamo passeggiando di buon mattino lungo lo stradone e, come ormai da anni, non riuscivamo a sentirci a nostro agio.
Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso.
Ci telefoniamo perché solo nel chiamarci a lunga distanza si perpetua il richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti s'è aperta sotto una coppia di esseri umani.
L'assenza è una piú acuta presenza. Vale per la voce, per l'udito. Vale per le persone che c'erano e non ci sono piú. Vale per noi che non smettiamo un momento di cercare ciò che non c'è. Di desiderare quello che manca.
L'amore andrà tanto lontano dall'anima quanto dagli occhi.
Le cose lontane che non si possono neppure sognare si dimenticano.
La vita di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza.
In me ci son sempre stati due pagliacci, oltre agli altri, quello che chiede soltanto di starsene dov'è e quello che s'immagina che più lontano si stia un po' meno peggio.
Perché tutto l'amore mi arriva di colpo quando mi sento triste, e ti sento lontana...