L'essere lontano mi faceva sentire a casa.— Tiziano Terzani
L'essere lontano mi faceva sentire a casa.
Il saggio sa che la vita non è che una fiammella scossa da un vento violento.
Nei paesi buddhisti niente è mai terribilmente riprovevole, nessuno ti rinfaccia mai qualcosa, nessuno ti fa mai una predica o cerca di darti una lezione. Per questo sono piacevolissimi e fanno sentire a loro agio tanti giovani viaggiatori occidentali, in cerca appunto di libertà.
Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l'immagine di un'idea.
No, non c'è futuro. Il futuro è una scatola vuota in cui metti tutte le tue illusioni.
La vera comprensione è quella che va al di là della ragione e che si fonda sull'istinto, sul cuore.
È così stupendamente borghese l'amore per la donna massaia e riposante, per la donna che rattoppa le calze e attende tranquilla, a casa, il suo unico amore.
Ma che bisogno avrebbe una persona di tenersi un computer in casa?
Ogni sera la mamma attendeva il mio ritorno dalla piazza, seduta alla soglia della misera casa: quando mi vedeva giungere accigliato capiva che il giorno seguente non avrei guadagnato il salario e allora entrava nel tugurio a piangere.
Non c'è dubbio che è intorno alla famiglia e alla casa che le più grandi virtù della società umana si creano e si rafforzano.
La casa è una perversione.
Una delle cose più genuine nella vita è l'apprezzamento delle cose fondamentali come la casa, l'amore, la comprensione e la compagnia degli amici.
La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito.
La natura non è un posto da visitare ma il sentirsi a casa.
Se a volte un edificio seducente ci mette di buon umore, ci sono invece momenti in cui nemmeno il luogo più ameno sarà in grado di sfrattare la nostra tristezza o la nostra misantropia.
La casa è una macchina per abitare.