Chi muore nella miseria muore sempre troppo tardi.
Un animo, che sa cosa sia la la paura, sa avanzare con sicurezza.
Si inganna meno la persona cui si dice subito no.
Essere altruisti ci fa sentire sempre felici.
La pratica è la migliore insegnante.
È dell'uomo onesto non imbrogliare nessuno, nemmeno in punto di morte.
E' stata una nostra colpa, non meno grave delle altre, l'essere vissuti per tanti anni distratti in uno squallore che agiva per conto suo.
Il sesso è l'ultimo rifugio del miserabile.
Etica, morale, diritti umani? Cose di lusso per noi che conosciamo solo il passaggio di riso e fagioli. La nostra etica è una sola: tentare di non crepare. Che cosa valgono tutti i princìpi che non sanno darci da mangiare? La vita viene prima di tutto.
Coloro che guardano alla miseria con indifferenza, sono i più miserabili.
L'Italia non è un paese povero, ma un povero paese.
Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, amore, disillusione, destino, morte.
C'è una marea nelle cose degli uomini che, colta al flusso, mena alla fortuna; negletta, tutto il viaggio della vita s'incaglia su fondali di miserie.
Si è morti, si dorme il grande sonno e ci se ne fotte di certe miserie.
Molto spesso è proprio la scarsità, la difficoltà di accesso a un cibo che ne fonda il valore di prodotto raro e pregiato.