Per chi ha un desiderio impellente anche l'essere solleciti sembra ritardo.
Uccidere uno che dorme è come uccidere un assente.
Bene visse colui che poté morire come volle.
Mentre si pensa spesso si perde l'occasione.
Se non vuoi adirarti spesso con qualcuno, arrabbiati per bene una volta per tutte!
Liberarsi dei desideri smodati equivale a conquistare un regno.
Il metodo stoico di soddisfare i bisogni eliminando i desideri è analogo a quello di amputarsi i piedi quando si ha bisogno di scarpe.
Per qualche perversa ragione, è spesso più divertente desiderare qualcosa che averlo.
I desideri sono come i gradi di una scala che quanto più tu la sali e tanto meno contento ti trovi.
Non patisce mancanza chi non sente desiderio.
Se la bellezza è un'ombra, il desiderio è un lampo.
Diciamo male che il tal desiderio è stato soddisfatto. Non si soddisfano i desideri, conseguito che abbiamo l'oggetto, ma si spengono, cioè si perdono ed abbandonano per la certezza acquistata di non poterli mai soddisfare.
Sarebbe meglio per te uccidere un bimbo nella culla che allevare desideri irrealizzati.
La gente accetta di adattare i propri desideri, farseli snaturare e indirizzare su oggetti, su automobili e vestiti e apparecchi elettronici e giocattoli inutili che servono a far dimenticare cosa è diventato il mondo.
I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire per star dietro ad un proprio desiderio.
I desideri non cambiano le cose.