Nelle liti, chi perde è sempre la verità.
È una gentilezza rifiutare immediatamente quello che intendi negare.
La devozione della sposa presto si tramuta nell'odio dell'amante.
Un animo, che sa cosa sia la la paura, sa avanzare con sicurezza.
Riflettendo si impara la saggezza.
I piaceri più grandi disgustano se non c'è varietà.
Il rapporto con la verità divide gli uomini perché di fronte ad essa ogni individuo deve essere solo e perdere in qualche modo di vista quel che fanno gli altri. Non guardava in questa direzione Gesù, quando diceva di esser venuto a portare la spada?
L'unico vero giudice della verità è il tempo.
La parola verità non significa nulla da quando la menzogna è diventata inutile.
La maggior parte degli scrittori considera la verità il bene più prezioso, perciò ne fa l'uso più parco possibile.
Si mente, sì, con la bocca, ma con il ghigno che si fa in quel momento si dice pur sempre la verità.
Come tutte le persone serie non credo alla verità storica, ma credo alla verità leggendaria.
Non vi sono altre verità, tranne quelle, che si veggono cogli occhi e si toccano con mano.
Forse il compito di chi ama gli uomini è di far ridere della verità, fare ridere la verità, perché l'unica verità è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità.
La logica ha già fatto notare che, se non c'è nessuna verità, neppure questa può essere la verità.
Non è scandaloso avere una verità oggi e una domani. È scandaloso non averne mai.