Non è difficile stancarsi di vivere. Difficile è stancarsi di desiderare.
È incredibile con quanta prontezza e buona grazia ci rassegniamo alle disgrazie altrui.
Il problema più importante, quello della morte, è trattato sempre e solo da incompetenti. Non conosciamo il parere di nessun esperto.
La gentilezza espressa a 360 gradi nasconde negli uomini maturi un disprezzo "sferico" per i loro simili e per tutto ciò che li contiene.
Come ci rende fieri l'essere vittime di una grave ingiustizia! Da oggi in avanti ci sentiamo in credito.
L'autoerotismo praticato da uomini sopra i cinquant'anni. Mogli imbruttite, scarsa capacità di tentare avventure, stimolazioni sessuali provenienti da un ambiente eccitante. Quello che un tempo era il problema dell'adolescenza divenuto il problema della maturità.
I desideri non cambiano le cose.
Ogni umana attività è indotta dal desiderio.
L'omo ha desiderio d'intendere se la femmina è cedibile alla dimandata lussuria, e intendendo di sì e come ell'ha desiderio dell'omo, elli la richiede e mette in opera il suo desiderio, e intender nol pò se non confessa, e confessando fotte.
Il poco pare molto per chi si accontenta: infatti, i desideri modesti controbilanciano la scarsità di ricchezza.
Nulla bramiamo tanto quanto ciò che non ci è consentito.
Viviamo per desiderare.
La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità.
Il desiderio dell'uomo trova il suo senso nel desiderio dell'altro.
Un desiderio quand'è tale? Solo quando è appunto un desiderio. Dopo che lo raggiungi pervade e governa solo il vuoto.
Per chi ha un desiderio impellente anche l'essere solleciti sembra ritardo.