La parola è lo specchio dell'anima, appena un uomo parla, rivela ciò che è.
La donna quando pensa da sola, mal pensa.
Le lacrime sempre pronte non indicano dolore ma tradimento.
Lo stare zitti è la saggezza dello sciocco.
Ciò che il vecchio dice tutti lo reputano un parere assennato.
È bella la morte quando pone fine a una brutta vita.
Si dicono parole che lasciano dietro conseguenze e significati. Si fanno gesti che possono ferire, per volontà espressa o per leggerezza. O per il semplice timore di essere feriti.
Parole. Così innocenti e lievi quando stanno in un dizionario, quanto potenti nel bene e nel male si trasformano nelle mani di chi sa combinarle.
Le parole volano gli scritti anche.
Sembra che la parola sia la sola predestinazione dell'uomo e che egli non sia stato creato che per nutrire dei pensieri, come l'albero i suoi frutti.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria. Soltanto le difficoltà di pensiero devono essere messe fra i piedi del pubblico.
Le parole più belle del mondo non sono "Ti amo" ma "È benigno!".
Le parole formano il filo col quale leghiamo le nostre esperienze.
Perchè tu mi oda le mie parole a volte si assottigliano come le orme dei gabbiani sulle spiagge.
Le parole possono essere paragonate ai raggi X, se si usano a dovere, attraversano ogni cosa. Leggi, e ti trapassano.