È buona cosa apprendere la cautela dalle sventure altrui.
Se non sai essere saggio da solo, inutilmente ascolti un saggio.
Corre meno pericoli colui che, anche se è al sicuro, sta in guardia.
Ci sono rimedi peggiori della malattia.
La fortuna toglie pochissimo a colui cui ha dato pochissimo.
All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha.
Quando sui grandi della terra s'abbatte qualche grande sventura, non la si attribuisce più alla gelosia degli dèi ma alla loro giustizia.
Questo solo di buono ha la continua sventura, che finisce per temprare le sue vittime di sempre.
La svenura ti chiarirà se tu hai un amico o solo uno che si dice tale.
La sventura è per il nostro animo il calore che lo mantiene molle: nella buona sorte è facile che diventi duro.
Chi si lascia stordire dalla sventura, non può approfittare del suo insegnamento.
Difficile che in fondo alla sventura non ci sia qualche po' di colpa.
C'è una sola strada che porta gli uomini alla vera grandezza umana: la dura scuola delle sventure.
Non possiamo né contare tutti gli sventurati, né piangerne uno solo degnamente.
La sventura costringe l'uomo a far la conoscenza di ben strani compagni di letto.
La sventura è la nostra più grande maestra e la nostra migliore amica. È lei che c'insegna il senso della vita.