È buona cosa apprendere la cautela dalle sventure altrui.— Publilio Siro
È buona cosa apprendere la cautela dalle sventure altrui.
È ancor più breve di un "no" il silenzio del saggio ad una richiesta.
Uccidere uno che dorme è come uccidere un assente.
All'amore pone fine il tempo, non il cuore.
Non promettere quello che non puoi mantenere.
La prosperità genera amici, le avversità li mettono alla prova.
La sventura è la nostra più grande maestra e la nostra migliore amica. È lei che c'insegna il senso della vita.
Niente è più facile che sopportare con forza d'animo le sventure altrui.
La sventura è per il nostro animo il calore che lo mantiene molle: nella buona sorte è facile che diventi duro.
La sventura costringe l'uomo a far la conoscenza di ben strani compagni di letto.
Questo solo di buono ha la continua sventura, che finisce per temprare le sue vittime di sempre.
È permesso guardare la sventura a tradimento per soccorrerla.
Non ho mai conosciuto in vita un uomo che non sapesse sopportare le sventure altrui con perfetta rassegnazione cristiana.
Lo sventurato non bello, e maggiormente se vecchio, potrà esser compatito, ma difficilmente pianto. Così nelle tragedie, ne' poemi, ne' romanzi ec. come nella vita.
Chi si lascia stordire dalla sventura, non può approfittare del suo insegnamento.