Pier Paolo Pasolini esplora in questa frase la complessità dell'essere umano, mettendo a confronto due aspetti fondamentali della vita: l'autonomia e il distacco sociale. L'affermazione sottolinea come queste caratteristiche possano essere al tempo stesso fonti di potenza personale ma anche vulnerabilità emotiva. La forza dell'indipendenza, che consente all'individuo di navigare nel mondo con la propria identità e visione non influenzata da pressioni esterne, è contrapposta alla debolezza della solitudine, una condizione inevitabile quando si opta per un cammino personale. Questo aforisma invita il lettore a riflettere sulla natura dialettica dell'esistenza umana e sulle sfumature di ciò che significa vivere con integrità ma senza isolamento sociale.