Si è giovani una volta sola, ma si può essere immaturi per sempre.
Anche se persino l'opportunismo (se Alvin ci aveva preso e quella era la parola giusta) sembrava un'altra notevole conquista, l'emblema di una maturità tranquilla e consapevole saggiamente coniugata con le arti del mondo.
Aveva imparato la lezione peggiore che la vita possa insegnare: che non c'è un senso. E quando capita una cosa simile, la felicità non è piú spontanea. È artificiale e, anche allora, comprata al prezzo di un ostinato estraniamento da se stessi e dalla propria storia.
Il grosso scherzo che ti fa la biologia è che raggiungi l'intimità con una persona prima di sapere qualcosa di lei.
La crudeltà è camuffata da «autostima» perduta. Anche Hitler mancava di autostima. Era il suo problema.
Per quante cose tu sappia, per quante cose tu pensi, per quanto tu ordisca e trami e architetti, non sei mai al di sopra del sesso.
I giovani d'oggi vogliono tutto e subito per togliersi il fastidio di crescere.
I giovani ridono senza motivo. È una delle loro maggiori attrattive.
Bisogna resistere alla tentazione di comprendere i giovani. Non vogliono essere capiti. Li umilia. Fingiamo di non capirli. L'unico modo per farsi sopportare da loro.
I giovani vanno convinti con la saggezza non con la forza.
I giovani di oggi sono davvero terribili. Non hanno il benché minimo rispetto per i capelli tinti.
Il giovane che non ha pianto è un selvaggio, e il vecchio che non ride uno stolto.
Accusare i giovani è una parte necessaria nell'igiene dei vecchi, e aiuta enormemente la loro circolazione sanguigna.
I cuori dei giovani ondeggiano sempre.
Essere giovani è non possedere se stessi.
Tutto ciò che i giovani possono fare per i vecchi è scandalizzarli e tenerli aggiornati.