Vent'anni: pochi pensieri e tanti desideri.
I vantaggi della fama: tutti sapranno che sei morto.
L'aforisma è un lapillo dell'intelligenza.
Non c'è uomo che, vinto un attacco di stitichezza, non si senta più sicuro di sé.
Spesso, la gelosia non è che un presentimento.
Non è nessuno, ma credendosi tutto, riesce a sembrare qualcuno.
La gioventù che sta in casa ha sempre un ingegno fatto in casa.
I giovani d'oggi sono una generazione di sfigati: mangiano male, scopano male, si drogano male e ascoltano musica di merda, e anche quella la ascoltano male. Nei loro iPhone.
In gioventù vivere è godere, nella virilità lavorare, al di là di questa aspettar la morte.
Alla gioventù si rimprovera spesso di credere sempre che il mondo cominci solo con essa. Ma la vecchiaia crede ancor più spesso che il mondo cessi con lei.
I giovani ridono senza motivo. È una delle loro maggiori attrattive.
Si è giovani una volta sola, ma si può essere immaturi per sempre.
A volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
I giovani hanno la memoria corta, e hanno gli occhi per guardare soltanto a levante; e a ponente non ci guardano altro che i vecchi, quelli che hanno visto tramontare il sole tante volte.
Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c'è più scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.
Essere giovani è non possedere se stessi.