Povera e nuda vai, Filosofia.
O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti torniamo a la grande madre antica, E il nome nostro a pena si ritrova.
Il bel paese ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe.
I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante.
Pallida no, ma più che neve bianca, che senza venti in un bel colle fiocchi, parea posar come persona stanca; quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi, sendo lo spirto già da lei diviso, era quel che morir chiaman gli sciocchi: morte bella parea nel suo bel viso.
La vita fugge e non s'arresta un'ora.
Gli uomini diventano filosofi perché sono dotati della capacità di meravigliarsi.
Anche la più sfacciata fortuna deve pur finire col sottomettersi al coraggio mai stanco della filosofia, come la più tenace città all'assedio senza tregua di un nemico.
La filosofia è soprattutto una lenta penetrazione al di là delle conoscenze consuete che abbiamo sulle cose, un paziente progresso interiore verso una meta situata a una distanza che sappiamo infinita.
Vi sconsiglio vivamente di diventare filosofi accademici. Tra loro la tentazione del pensiero fasullo è diffusissima.
La mia filosofia non è per nulla adatta a che si possa vivere di lei. Essa è priva dei requisiti primi, essenziali per una ben retribuita cattedra di filosofia.
Non so nulla dell'anima. Non sono mai stato quel genere di filosofo.
Un trattato di filosofia potrebbe benissimo essere composto da battute umoristiche.
La calunnia più grande e più forte viene alla filosofia da quelli che la coltivano a parole.
Platone è la filosofia e la filosofia è Platone.
La filosofia è ontologia universale e fenomenologica.