Non so nulla dell'anima. Non sono mai stato quel genere di filosofo.
La sordità non impedisce ai compositori di sentire la musica: gli impedisce di sentire le distrazioni.
La fede scava dei buchi: qualcosa deve riempirli.
Mi piace essere stupido. Lo stupido dura.
Le idee folli e squilibrate hanno la fastidiosa tendenza a diffondersi e radicarsi.
Quando uno ha approfondito un problema filosofico deve, in qualche modo, indietreggiare come un pittore davanti al quadro e guardare ciò che ha prodotto.
Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c'è, un teologo è l'uomo che riesce a trovare quel gatto.
La filosofia non è un "sapere", ma un "atteggiamento". L'atteggiamento di chi non smette di fare domande e di porre in questione tutte le risposte che sembrano definitive.
Un filosofo è uno tanto sveglio da trovarsi un lavoro in cui non bisogna sollevare pesi.
Il numero esiguo di pensieri fondamentali fa il filosofo, e l'ostinazione e la molestia con cui egli li ripete.
La filosofia è come la religione: conforta sempre anche quando è disperata, perché nasce dal bisogno di superare un tormento, e anche quando non lo superi, il porselo davanti, questo tormento, è già un sollievo per il fatto che, almeno per un poco, non ce lo sentiamo più dentro.
Burlarsi della filosofia è veramente filosofare.
Non è filosofo chi pensa la propria filosofia e non la vive.
La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perché priva del legame di servitù è il sapere più nobile.
Filo-sofia significa, alla lettera, "cura per ciò che è luminoso"; e la verità è per essenza ciò che si mantiene nella luce.