La pittura è un jeu d'esprit.
Non ho mai fatto tentativi o esperimenti. Ogni volta che avevo qualcosa da dire, l'ho detto nel modo in cui sentivo di doverlo dire.
I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.
Un'idea è un punto di partenza e niente altro. Prima di poterla elaborare è stata trasformata dal pensiero.
Il successo è pericoloso. Si comincia a copiare sé stessi, e copiare sé stessi è più pericoloso che copiare gli altri porta alla sterilità.
Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.
Voglio dipingere la verginità del mondo!
Ci sono due stili nel dipingere ritratti: quello serio, ed il sogghigno.
Se vi è qualcosa di umoristico nella mia pittura, non è il risultato di una ricerca cosciente. Questo humour deriva forse dal bisogno di sfuggire al lato tragico del mio temperamento. È una reazione, ma involontaria.
La tesi da sviluppare è, qualsiasi sia il nostro temperamento o capacità di fronte alla natura, riprodurre ciò che vediamo, dimenticando tutto quello che c'è stato prima di noi. Il che, penso, permette all'artista di esprimere tutta la sua personalità, grande o piccola.
L'idea che sta in un quadro di Raffaello è poca cosa, non conta che il quadro.
Il mio contributo al mondo è la mia abilità nel disegnare. Dipingere è ancora sostanzialmente la stessa identica cosa che fu nella preistoria. Riunisce l'uomo e il mondo. Vive nella magia.
Tiene in sé la pittura forza divina.
Quando uno inizia un ritratto e cerca per successive eliminazioni di trovare la forma pura. . . si finisce inevitabilmente con un uovo.
Le idee sono per la letteratura ciò che la luce è per la pittura.
Non ci sono regole nella pittura.