Niente è più forte dell'abitudine.
Amore è credula creatura.
Col tempo anche il giovenco più scontroso viene all'aratro ed il cavallo impara a poco a poco a tollerare il morso.
I venti troppo favorevoli spesso fanno affondare la nave.
Ogni terra è patria per il forte.
Che una bella donna conceda o neghi i suoi favori, le piace sempre che le vengano chiesti.
Le vecchie abitudini, anche se cattive, turbano meno delle cose nuove e inconsuete. Tuttavia, talvolta è necessario cambiare, passando gradualmente alle cose inconsuete.
L'abitudine ci fa accettare l'inaccettabile.
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
Se diventi schiavo dell'abitudine, lentamente ti spegni.
Forme pietrificate e ormai irriconoscibili della nostra prima felicità, del nostro primo orrore, queste sono le abitudini.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Molte cose indifferenti, fatte dagli uomini per un qualche motivo, continuano a farsi per abitudine.
A nulla ci si abitua tanto presto che le cattive abitudini.
L'abitudine si vince con l'abitudine.
Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.