Se diventi schiavo dell'abitudine, lentamente ti spegni.
Amo il pezzo di terra che tu sei, perché delle praterie planetarie altra stella non ho. Tu ripeti la moltiplicazione dell'universo.
Voglio fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi.
Oh invadimi con la tua bocca bruciante,indagami, se vuoi, coi tuoi occhi notturni,ma lasciami nel tuo nome navigare e dormire.
L'ebbrezza, e il desiderio, e il lasciarsi andare, e questo era la mia vita, era questo che l'acqua dei tuoi occhi portava.
La poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane.
Tutte le abitudini diventano una seconda natura, quando si tengono a lungo le finestre tappate si finisce per amare il puzzo più dell'aria fresca.
Se l'abitudine è una seconda natura, ci impedisce di conoscere la prima, della quale non ha né la crudeltà, né gli incanti.
Se non ci fosse l'abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte, cioè a tutti gli uomini.
L'abitudine è mezza padrona del mondo. "Così faceva mio padre" è sempre una delle grandi forze che guidano il mondo.
La natura sbaglia raramente, l'abitudine spesso.
L'uomo ama di scorrere in un circolo di varie abitudini piuttosto di gettarsi in una serie nuova d'idee.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
Viviamo di solito nell'abitudine, con il nostro essere ridotto al minimo. Le nostre facoltà restano addormentate, riposando sui guanciali dell'abitudine: essa sa quello che c'è da fare e non ha bisogno di loro.
Non nella novità, ma nell'abitudine troviamo i piaceri più grandi.
In genere le catene dell'abitudine sono troppo leggere per essere avvertite finché non diventano troppo pesanti per essere spezzate.