Il socialismo avrà valore solo in quanto condurrà all'individualismo.
Tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato.
La vita regge lo specchio all'arte, e riproduce o qualche tipo strano immaginato da un pittore o da uno scultore, o concreta nel fatto ciò che è stato sognato nella finzione.
L'abnegazione è semplicemente un metodo con cui l'uomo arresta il suo progresso e il sacrificio di sé è ciò che rimane della mutilazione del selvaggio.
Perfino nella vita vissuta l'egoismo non è privo di attrattive.
Tutte le persone affascinanti sono viziate. Ecco il segreto del loro fascino.
Il socialismo è lirico, il comunismo epico; la differenza è tutta qui.
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
È un'idea socialista che realizzare profitti sia un vizio, io ritengo che il vero vizio sia realizzare perdite.
Il motivo sottinteso di molti socialisti, credo, è semplicemente un senso ipertrofico dell'ordine. L'attuale stato di cose li offende non perché causi miseria ma perché è disordinato; ciò che essi fondamentalmente desiderano, è ridurre il mondo a qualche cosa che assomiglia una scacchiera.
Il socialismo nacque direttamente dal capitalismo: esso è calcolo, sorveglianza, controllo. Il comunismo deve nascere dal socialismo: gli è superiore.
Il socialismo è il sole dell'avvenire.
Il socialismo sarebbe bellissimo se non ci fossero i socialisti.
Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.
Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa "religioso", il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
Il vizio inerente al capitalismo è la divisione ineguale dei beni, la virtù inerente al socialismo è l'eguale condivisione della miseria.