In letteratura l'egoismo schietto è piacevolissimo.— Oscar Wilde
In letteratura l'egoismo schietto è piacevolissimo.
Per conoscere, anche poco, se stessi, bisogna conoscere a fondo gli altri.
Mai fidarsi di una donna che dice la sua vera età. Una donna capace di dir quello è capace di dir tutto.
Un sorriso sempiterno è molto più stucchevole di un cipiglio continuo. Quello spazza via ogni possibilità, questo ne suggerisce mille.
Per intendere gli altri, bisogna intensificare la propria individualità.
Nulla può curare l'anima se non i sensi, come nulla può curare i sensi se non l'anima.
Io sono un costruttore di letteratura che è sempre stato un cercatore di spiritualità.
Letteratura è un gesto non solo arbitrario, ma anche vizioso: è sempre un gesto di disubbidienza, peggio, un lazzo, una beffa; e insieme un gesto sacro, dunque antistorico, provocatorio.
Gli storici antichi ci hanno lasciato una letteratura dilettevole sotto forma di fatti; i romanzieri moderni ci offrono fatti noiosi sotto forma di letteratura.
La letteratura non appartiene a nessun singolo uomo, e le traduzioni delle grandi opere dovrebbero forse essere fatte da un comitato.
La caratteristica fondamentale della letteratura italiana è un continuo intrecciarsi di destra e di sinistra.
L'eccessiva ambizione dei propositi può essere rimproverabile in molti campi d'attività, non in letteratura. La letteratura vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al di là d'ogni possibilità di realizzazione.
La letteratura normale è solo mondo esteriore, la poesia è solo mondo interiore. Nel mio modo di scrivere ci sono entrambe le cose. Io sono un epico lirico.
Rimbaud dalla letteratura passò alla vita: io ho fatto il contrario.
Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor di più può fare a meno dell'uomo.
In Italia la letteratura ebbe sempre grandissima importanza, e l'arte e il sentimento del bello furono gli stromenti della sua rinascenza, come della inglese la morale seria e positiva, della francese lo spirito e la ragione.