Qualsiasi cosa può diventare un piacere, se la si fa ripetutamente.
L'ottusità è la serietà che si fa adulta.
Le donne, secondo alcuni, amano con gli orecchi, proprio come gli uomini amano con gli occhi, se pur tuttavia amano.
Tutti possono essere buoni, in campagna.
Ciò che più compromette la vita dal punto di vista artistico è ciò che le impartisce la sua sordida sicurezza l'impossibilità che una emozione possa replicarsi con precisione.
I peggiori sostenitori della schiavitù sono coloro che trattano bene gli schiavi.
Piaceri: il primo sguardo dalla finestra al mattino, il vecchio libro ritrovato, volti entusiasti, neve, il mutare delle stagioni, il giornale, la dialettica, fare la doccia, nuotare, musica antica, capire, musica moderna, scrivere, viaggiare, cantare, essere gentili.
Il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Nell'oggetto insomma amiamo quel che vi mettiamo di noi.
Nelle immersioni sul fondo del piacere rischiamo di prendere più sabbia che perle.
Il piacere è un modo di sentirsi. La gioia è un modo di vedere.
I piaceri sono effimeri, gli onori eterni.
Passano anni interi senza che noi proviamo un piacer vivo, anzi una sensazione pur momentanea di piacere. Il fanciullo non passa giorno che non ne provi. Qual è la cagione? La scienza in noi, in lui l'ignoranza. Vero è che così viceversa accade del dolore.
Il maggior piacere che conosco è fare una buona azione di nascosto e vederla scoprire per caso.
Il piacere di amare senza osar dirlo ha le sue pene, ma anche le sue dolcezze.
Il piacere è la felicità degli stolti, la felicità è il piacere del saggio.
Il piacere è peccato e il peccato è un piacere.