Posso simpatizzare con qualsiasi cosa, tranne che con la sofferenza.
L'azione è l'ultima risorsa di quelli che non sanno sognare.
Ho la sensazione di aver dato tutta la mia anima a qualcuno. A qualcuno che la usa come se fosse un fiore da mettere all'occhiello, una piccola decorazione per gratificare la sua vanità, un ornamento per un giorno d'estate.
La moderazione è qualcosa di fatale. Il sufficiente è deprimente come un pasto regolare, il sovrabbondante gradevole come un banchetto.
Se si ha intenzione di essere buoni, bisogna fare della bontà una professione, e questa è la più assorbente che vi sia al mondo.
Lo stato deve fare le cose utili, l'individuo le cose belle.
La sofferenza ci rende egoisti, perchè ci assorbe completamente.
Il nostro atteggiamento verso la sofferenza è assai importante, perchè può influire sulla capacità di affrontare il dolore quando questo si presenta.
L'uomo è nato per soffrire. Se non soffre, soffre.
È difficile non credersi superiori, quando si soffre di più.
Uno non ama meno un luogo solo per averci sofferto, a meno che non sia stata tutta sofferenza, nient'altro che sofferenza.
Ormai sono abituato a soffrire, e forse ne ho la necessità.
Soffrire significa non poter mangiare né dormire, altrimenti è letteratura.
L'uomo è uno scolaro e il dolore è il suo maestro; nessuno si conosce finché non ha sofferto.
Quelli che soffrono d'indigestione stanno male quanto quelli che muoiono di fame.
Il mondo è pieno di sofferenze ma è altrettanto pieno di persone che le hanno superate.