La sofferenza ci rende egoisti, perchè ci assorbe completamente.
Più si allunga il cammino alle mie spalle, più mi accorgo che di tutti i nostri mali il peggiore è l'impostura.
Nessuno può a lungo avere una faccia per sé stesso e un'altra per la folla, senza rischiare di non sapere più quale sia quella vera.
La musica mi trasporta in un mondo in cui il dolore non smette di esistere, ma si allarga, si placa, diventa insieme più calmo e più profondo, come un torrente che si trasforma in lago.
Si arriva vergini a tutti gli avvenimenti della vita.
La sofferenza è l'elemento positivo di questo mondo, è anzi l'unico legame fra questo mondo e il positivo.
Se una sofferenza ci tormenta senza aiutarci, bisogna smetterla prima possibile e allontanare dal cuore conforti illusori e l'amara voluttà del dolore.
Tanti sono morti disperati. E questi hanno sofferto più di Cristo. Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente.
Forse la gente deve soffrire davvero prima di arrischiarsi a fare ciò che ama.
L'uomo è l'unico animale che provoca sofferenza agli altri senza altro scopo che la sofferenza come tale.
Le disgrazie che sopportiamo... vengono dall'esterno, sono accidenti. Ma soffrire per un nostro errore, ah! Questo è il dolore più acuto che si possa provare nella vita.
Nulla c'è al mondo che sia vuoto di senso, e il soffrire meno di qualunque altra cosa.
C'è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza. Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si parla dei mali della vita, tanto meglio è.
Quelli che soffrono davvero non formano la plebe, non formano un gruppo. Chi soffre, soffre in solitudine.
Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unica persona che riuscirai ad amare veramente.