La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha.
O si è un'opera d'arte o la si indossa.
Si è tentati di definire l'uomo un animale razionale che perde le staffe ogniqualvolta sia chiamato ad agire secondo i dettami della ragione.
Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono benissimo.
L'unico modo per farsi perdonare la troppa eleganza è l'essere sempre troppo educati.
Il ricco e il povero sono fratelli, e il fratello ricco si chiama Caino.
Felicità. Una cosa che dipende non dalla posizione, ma dalla disposizione.
La gente fa finta di essere felice perché ha paura di mostrarsi infelice.
Virtù e felicità costituiscono insieme in una persona il possesso del sommo bene, per questo anche la felicità, distribuita esattamente in proporzione della moralità, costituisce il sommo bene di un mondo possibile.
La felicità è un agguato. Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così.
La felicità? Basta non badarci per vivere meglio.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
Nessuno può essere costretto dalla violenza o dalle leggi ad essere felice; per conseguire tale stato sono invece necessari un'amorevole e fraterna esortazione, una buona educazione e soprattutto un personale e libero giudizio.
Non vedo felicità di cui, perché sia, non tocchi contentarsi.
La felicità è una grattatina per ogni prurito.
La felicità sta nel conoscere i propri limiti e nell'amarli.