I comodi sono la sola cosa che può darci la nostra civiltà.
Si dovrebbe giocare sempre lealmente quando si hanno le carte vincenti.
È molto pericoloso ascoltare. Se si sta ad ascoltare si può farsi convincere, e un uomo che si lascia convincere da un'argomentazione è una persona assolutamente irragionevole.
Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.
Solo chi è intellettualmente perso si mette a discutere.
Il dolore è una ferita che sanguina quando una mano la tocca, tranne quella dell'amore, e anche premuta da una carezza buona essa fa sangue, quantunque non la strazi più la sofferenza.
La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca.
Il grado di civiltà di una nazione è misurato dal suo disprezzo per le necessità dell'esistenza.
La civiltà vuole che si auguri il buon giorno a uno che volentieri si manderebbe al diavolo; ed essere bene educati vuol dire appunto esser commedianti.
È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la civiltà non è altro che un sano equilibrio di valori.
Con il progredire della civiltà l'uomo si fa sempre più debole.
Accettare la civiltà quale essa è significa praticamente accettare la decadenza.
La razza umana finirà per eccesso di civiltà.
La nostra civiltà è ancora in una fase intermedia: non del tutto bestia, perché non è più interamente guidata dall'istinto; non del tutto umana, perché non è ancora interamente guidata dalla ragione.
Nell'uomo civile moderno convivono un bimbo, un selvaggio e una bestia.