Solo chi è intellettualmente perso si mette a discutere.
Non vi è nulla al mondo paragonabile alla devozione di una moglie. I mariti non ne hanno idea.
L'avversione del diciannovesimo secolo per il romanticismo è la rabbia di Calibano che non vede il proprio volto riflesso nello specchio.
Londra abbonda troppo di nebbie e di gente seria. Se siano le nebbie che producono la gente seria o se sia la gente seria che produce le nebbie non saprei dire.
Oggi bisogna avere qualche occupazione. Se non avessi i miei debiti, non avrei nulla a cui pensare.
Quelli che trovano significati perversi nelle cose belle, sono corrotti senza essere piacevoli. Questo è un difetto.
Odio le discussioni di qualsiasi tipo. Sono sempre volgari e spesso convincenti.
Per troppo discutere si perde la verità.
Nelle discussioni fatte per amore di sé stesse più guadagna chi è vinto, in ragione di quel ch'egli vi impara.
Discussione. Uno dei tanti metodi per confermare gli altri nei loro errori.
Se da una discussione potesse venir fuori la minima verità, si discuterebbe meno. Niente di più deprimente dell'intendersi: non si ha più nulla da dirsi.
Un colpo di pistola sparato al momento giusto evita ogni penosa discussione. Il problema però resta aperto: a chi sparare? A se stessi o all'interlocutore? Nel dubbio, astenersi. Ma non venite poi a lagnarvi che le discussioni sono inutili.
Quanto sembrano meschine le discussioni di fronte ad un atto insolente!
Colui che in una discussione fa sfoggio di autorità, non usa la ragione, ma la memoria.