Con il progredire della civiltà l'uomo si fa sempre più debole.
La vita è un flusso che noi cerchiamo di arrestare in forme stabili e determinate ... dove la realtà ti disperde e disintegra oppure ti vincola e ti incatena fino a soffocarti.
Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa.
Non si può avere compatimento per gli altri, quando abbiamo troppo da soffrire per noi stessi.
Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni.
Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti... e poi tutta imbellettata e parata di abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere.
Il grado di civiltà di una nazione è misurato dal suo disprezzo per le necessità dell'esistenza.
La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi.
Il numero degli uomini che accettano la civiltà da ipocriti è infinitamente superiore a quello degli uomini veramente civili.
La civiltà progredisce aumentando il numero di operazioni importanti che possiamo compiere senza pensarci.
La nostra civiltà è un tempio di ciò che non sorvegliato sarebbe chiamato follia, ma è anche il luogo dov'è tenuto sotto sorveglianza.
Ogni civiltà ha la spazzatura che si merita.
La civiltà è una terribile pianta che non vegeta e non fiorisce se non è innaffiata di lacrime e di sangue.
Esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
Se la civiltà non è nel cuore dell'uomo, ebbene, essa non è da nessuna parte.