È bello e dolce morire per la patria.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
L'uomo o impazzisce o scrive versi.
Uno stomaco raramente digiuno disprezza i cibi volgari.
Non cercar di sapere quel che avverrà domani.
Chi passa i mari muta il cielo, non l'anima.
Se la patria non ha debito né possibilità di nudrire del suo ogni giorno tutti i suoi indigenti, spietata cosa sarebbe inibire a questi di procacciarsi altrove la sussistenza.
La patria è sempre dove si prospera.
Morire per la patria non è una triste sorte, è conquistare l'immortalità con una bella morte.
Chi ama la patria è fedele nel più profondo dell'anima.
A chi non ha patria non istà bene l'essere sacerdote, né padre.
La cenere dei morti fu quella che creò la Patria.
Un uomo può scalare l'Everest per se stesso, ma al vertice pianterà la bandiera del suo paese.
L'uomo si ricostruisce una patria sotto qualsiasi lembo di cielo.
La vera patria è quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano.
Chiunque combatte contro la patria è un figlio che vuole uccidere sua madre.