Uno stomaco raramente digiuno disprezza i cibi volgari.— Orazio
Uno stomaco raramente digiuno disprezza i cibi volgari.
Se siamo lieti, portiamo i nostri pensieri al di là del presente.
La stirpe e il valore, se non sono uniti alla ricchezza, valgono meno di un alga.
Piacere ai prìncipi non è per gli uomini piccola lode.
Fate soldi, se potete in maniera onesta, se no comunque.
Disavventure, eventi imprevisti, situazioni aperte, svelano la bravura di un generale, mentre il successo nasconde la sua debolezza, i suoi punti deboli.
Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni.
Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l'indigestione.
Ho sempre sentito che c'era qualcosa di eticamente ed esteticamente osceno nel prendere un bell'animale senziente, colpirlo alla testa, tagliarlo a pezzi e rimpinzarmi.
- Vuoi prima mangiare o scopare? - Mangiami e scopami nell'ordine che preferisci.
Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più d'ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo.
La cosa più rivoltante che si possa mai immaginare è l'interno della bocca di un cammello. Quella e il vedere una ragazza che mangia un polipo o un calamaro.
Uno stomaco limitato può andare d'accordo soltanto con una sensibilità limitata, cioè animalesca. L'uomo ispirato dall'etica e dalla ragione ha nei confronti dello stomaco un atteggiamento che consiste nel considerarlo un organo non animalesco, ma umano.
Amare al buio, dormire al sole, mangiare in silenzio: tre sciocchezze.
L'appetito non vien mangiando, ma vedendo mangiare gli altri.
Principio e fine di ogni bene è la soddisfazione del ventre, e al ventre si riporta tutto ciò che è superfluo e ogni marchingegno umano.