La vera bellezza ha sempre qualcosa di estremo.
I cantanti non sono quasi mai antipatici, perché quasi sempre sono ridicoli.
Ognuno fa tutto il bene e tutto il male che può.
La fede in Dio si può averla senza saperlo. Anzi, forse, la si ha solo quando si crede di non averla. La fede si dimostra nell'azione.
Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto.
Nei paesi più progrediti del mondo occidentale, di fronte all'impressionante fenomeno del neocapitalismo o, direi meglio, del neofeudalesimo industriale, che differenza c'è ancora tra borghese e proletario?
La felicità è una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa e ti rende tanto più ridicolo quanto maggiore è la sua bellezza.
Ho dedicato molto tempo a diffondere la mia idea di bellezza perché sono un opportunista. Felice e orgoglioso, aggiungo. E del resto se così non fosse non avrei potuto fare questo lavoro.
La maschera è bellezza e la menzogna è l'amore.
La bellezza è un'eccezione, un insulto al mondo che è laido. Raramente gli uomini amano la bellezza. La cercano solo per paura di sentirne parlare, per cancellarla.
Che cos'è la bellezza, che scrittori, poeti, musicisti, artisti contemplano e traducono nel loro linguaggio, se non il riflesso dello splendore del Verbo eterno fatto carne?
Chi è bella senza fronzoli lo è doppiamente.
La bellezza è come ci si sente dentro, e si riflette negli occhi.
La bellezza, la vera bellezza, finisce dove inizia l'espressione intellettuale.
La verità non deve essere bella, la bellezza non deve essere vera.
Oltre un certo grado la bellezza, come l'eleganza, non è più una semplice sfida all'imperfezione e alla miseria del mondo, ma una provocazione, anzi un oltraggio: ciò spiega l'odio che non poca gente nutre verso di essa.