La maschera è bellezza e la menzogna è l'amore.
È così stupendamente borghese l'amore per la donna massaia e riposante, per la donna che rattoppa le calze e attende tranquilla, a casa, il suo unico amore.
Io non so se sia nata prima la prostituzione o il capitalismo, ma Sombart ha scoperto che la donna e il denaro sono due termini dipendenti l'uno dall'altro.
L'amore d'oggi è una malattia che entra nel sangue con il contatto; il resto è letteratura romantica del passato, è chiacchiera, è retorica; può essere tutt'al più contorno, ma non è il nocciolo.
Uno scrittore è un uomo che con una musica gentile si tira vicino un lettore poi gli appiccica una frustata in faccia e questa frustata è salutare perché o fracassa una menzogna convenzionale o schianta in due un pregiudizio...
Gli ideali hanno molti nomi, e la bellezza è uno di quelli.
Ciò che è brutto è sempre duraturo. Il bello segue la moda.
Per le donne la bellezza è quello che per gli uomini è il denaro: potenza.
Bei posti. E anche bei momenti. Non momenti che "sono stati" belli, ma che sono belli.
La bellezza è soltanto epidermica, la bruttezza arriva fino all'osso.
Bellezza, dono di un giorno che il cielo ci invidia.
La vera bellezza ha sempre qualcosa di estremo.
La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l'altro d'angoscia, e taglia in due il cuore.
Coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte. Per loro c'è speranza. Essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza.
Perché chi è bello, non è bello che il tempo di guardarlo, chi è nobile sarà subito anche bello.