Ognuno fa tutto il bene e tutto il male che può.
Il denaro, e il lavoro: nei casi migliori, l'arte: ecco che cosa troverete in fondo alla società cinematografica. Null'altro.
Il rimorso è per ciò che siamo e fatalmente saremo: non riguarda il passato, ma anche il futuro.
Quando riusciamo a vedere la bellezza, essa è sempre perduta.
L'umiltà è quella virtù che, quando la si ha, si crede di non averla.
L'artificio, sempre, è alla base del cinematografo. Ma non bisogna prendere questa parola in cattivo senso. Se i risultati sono buoni, l'artificio è, senz'altro, sinonimo di arte.
Dicano pure di noi tutto il bene che vogliono, non ci diranno mai niente di nuovo.
Il bene e il male non hanno alcun limite, fuorché quello di esistere entrambi.
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Predica bene colui che vive bene.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
Il bene di cui parlo io è quello che può essere considerato bene per se stessi e per tutti.
Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.
È nel profondo del cuore la radice di ogni bene, e, purtroppo, di ogni male.
Il buon senso è come un cannocchiale che fa vedere da lontano il male e il bene.
Il far tutto il male che si può è uffizio del demonio; il non fare tutto il bene che si deve è azione da bestia.