Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto.
Ognuno fa tutto il bene e tutto il male che può.
Quando riusciamo a vedere la bellezza, essa è sempre perduta.
Il cinematografo talvolta è arte, ma è sempre industria.
C'è il pettegolezzo, di cui si dice tanto male; ma che in fondo è la base della carità, dell'interesse per il prossimo.
Il rimorso non è mai per azioni che abbiamo commesso o che non abbiamo commesso; non è per ciò che facciamo; bensì per ciò che fummo, siamo e fatalmente saremo: non riguarda soltanto il passato, ma anche il futuro.
Forse bisogna viaggiare prima di capire qual è la meta giusta per noi.
I Sentieri si costruiscono viaggiando.
Per quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo.
Partiamo all'alba, con il cervello ardente, il cuore gonfio di rancore e desideri amari, e andiamo, docili al ritmo delle onde, cullando l'infinito nostro sul finito dei mari...
Viaggiamo e osserviamo ciò che è straniero essenzialmente perché siamo in cerca dell'ideale di umanità.
Uno dei motivi più belli del viaggio è la condivisione.
L'ideale per te è essere sempre in movimento. Se vivi sempre nello stesso posto il tuo cervello smette di funzionare.
Sento che sono nel cuore del viaggio. C'è tutto: la slavità, gli ebrei, lo sradicamento, la Frontiera, il fascismo che torna, la bontà degli Ultimi. E questo cielo lettone che riassume il Nord e il Sud del mio continente.
Vorrei sempre essere altrove, dove non sono, nel luogo dal quale sono or ora fuggito. Solo nel tragitto tra il luogo che ho appena lasciato e quello dove sto andando io sono felice.
Viaggiare, sognare, innamorarsi, tre inviti per la stessa cosa. Tre modi per andare in luoghi che non sempre riusciamo a capire.