Il pensiero di Marguerite Yourcenar ci invita a considerare la naturale tendenza dell'essere umano ad instaurare nuovi confini e limiti per sé stesso, anche quando si crede di aver raggiunto una condizione di libertà. Questo processo è metaforicamente descritto come l’erigimento di muri che iniziano da un rifugio sicuro ma rapidamente diventano prigionia. La frase sottolinea la complessità intrinseca della vita, dove le soluzioni per liberarsi dai vincoli possono portare a nuovi problemi o limitazioni impreviste. Ciò suggerisce che il concetto di libertà è soggettivo e dinamico, dipendendo dalle circostanze individuali e dal contesto sociale in cui si vive.